lunedì 12 maggio 2014

Londra da scoprire

Dal blog "Vado Vedo Scatto Scrivo"… Londra!


Londra-Tower-Bridge
Londra è una città dagli stimoli infiniti, una fucina di novità come tutte le grandi città in movimento, capaci di rinnovarsi pur conservando il loro nocciolo e la loro identità. Quando si cammina per le sue strade, si vede la storia di un impero colonialista, si respira l’aria del mondo che nel suo agglomerato urbano si è concentrato e forse integrato. Non importa quante volte vi si è stati, ogni volta è in grado di stupire e regalare qualcosa di diverso, ripercorrendo magari le stesse strade, calpestando gli stessi parchi, visitando le stesse attrazioni, oppure gettandosi alla scoperta di zone più defilate, di quelle dove – illusione – vivono i londinesi e il flusso del turismo non arriva.
I grandi monumenti, davanti ai quali sono state scattate migliaia di fotografie, sono ricordi statici e rassicuranti, ma bisogna lasciarsi guidare dalla curiosità e dall’imprevedibilità per scorgere e apprezzare ciò che nessuna guida turistica è in grado di raccogliere e raccontare. Seppure sia dotata di una ramificata e funzionale metropolitana, Londra è da scoprire camminando, posando lo sguardo un po’ ovunque perché c’è sempre qualcosa che colpisce e tendenzialmente affascina.
Qualcosa che diventa personale, per il solo fatto di averlo notato e di essersi fermati a guardarlo con un minimo di attenzione. Questo capita quando da Piccadilly Circus si procede in direzione Trafalgar Square e, lasciato il famosissimo angelo alle spalle, si alza la testa al cielo e un tuffo nel vuoto di dorate nuotatrici arresta il passo: tre figure esili e stilizzate, con le braccia aperte, usano il parapetto dell’edificio vittoriano per esaltare la plasticità di un movimento atletico.
Oppure come trovare una ragazza che gioca con un delfinosulla sponda di Southwark e volteggia quasi fosse davvero in acqua, mentre ha come sfondo la linea potente del Tower Bridge. Sculture meno note che si mescolano con quelle più quotate di Salvador Dalì, le cui grandi statue in bronzo, dalle forme deformate e colanti, addobbano il lungo Tamigi proprio sotto la ruota del London Eye.
L’arte, che è un bene a fruizione pubblica, trova sempre modo per esprimersi e dare sfoggio della propria creatività, sebbene possa apparire talvolta paradossale o grottesca. L’auto distrutta da una mega mina volante è parcheggiata nell’area del Spitafields Market, mentre le gallerie fanno a gara per regalare emozioni forti.
Così, quando la luce troppo accesa di una vetrina nell’elegante quartiere di Kensington, spinge a guardare dentro e a doversi fermare per capire che, sì, quelli che scorrazzano liberi e impuniti sono veramente centinaia di grossi ratti. Arrampicati su sedie e scheletri vestiti da guardiani di museo, i topi distolgono l’attenzione dai quadri appesi alle pareti, perché loro stessi sono – evidentemente – parte dell’opera.
Ma Londra, in movimento febbrile e frenetico, sempre protesa in avanti, non scorda le sue tradizioni e i rituali che la rendono sempre una meta ambita, soprattutto in questo 2012 di Olimpiadi e Giubileo Reale. A Pasqua le vetrine di moltissime pasticcerie si rivestono di ovetti e coniglietti, ma espongono soprattutto gli hot cross bunscontinua a leggere su LiveMilano.

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